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(segue la narrazione)

 

primo piano di don giorgio paganelliIn data 8 Giugno 1971 il Cardinale Arcivescovo Antonio Poma nominò me, Don Giorgio Paganelli a Parroco di Barbarolo.

Ricevetti l'investitura Canonica il 25 Giugno.
Il 27 Giugno 1971, Domenica precedente la Solennità dei Santi Pietro e Paolo, titolari della Chiesa Parrocchiale, il Vescovo Ausiliare e Vicario Generale Monsignor Luigi Dardani, mi immise nel reale possesso parrocchiale.

Io ero stato ordinato il 14 Ottobre 1956 da Sua Eminenza il Cardinale Giacomo Lercaro, nella Basilica di San Petronio in Bologna, in ritardo di oltre cinque anni rispetto ai miei compagni di classe.
Trascorsi appena tre mesi dell'ultimo anno di Teologia mi trovai ammalato di tubercolisi polmonare; di qui il ricovero in Sanatorio fino al 15 ottobre 1952, poi una lunga convalescenza.
La malattia mi aveva causato un degrado generale; occrosero anni per recuperare condizioni tranquillizzanti.
Terminai nel frattempo, con molta fatica (data la limitatissima resistenza nell'applicazione agli studi) l'ultimo anno di Teologia.

Il 14 Ottobre 1956 fui ordinato Sacerdote e assegnato come officiante alla Cattedrale di San Pietro. ed a un lavoro in Curia Arcivescovile.

Dopo due anni fui assegnato, sempre come officiante, alla Parrocchia di Santa Maria Maggiore, in Via Galliera, 10, dato che al Priore Parroco di quella Parrocchia era venuto a mancare il sacerdote che lo coadiuvava.
Dimoravo al Seminario Arivescovile.
Ogni mattina scendevo in città per un pò di ministero, per poi passare in Curia, dove per circa sette anni fui accanto a Sua Eccellenza Mons. Giberto Baroni come segretario.
Nell'anno 1963 Monsignor Baroni venne nominato Vescovo di Albenga in Liguria.
Chiese al Cardinale Arcivescovo Giacomo Lercaro di potermi prendere per un paio di settimane con se.
Il 31 Agosto 1963, al mattino, partimmo da Via Clavature, dove Monsignor Baroni risiedeva come Rettore di Santa Maria della Vita.
Ci condusse, con una automobile, Giuseppe Bussolari.
Durante il viaggio l'unico pasto fu un panino ciscuno che io avevo in una borsa con me e che consumammo in una sosta lungo la strada che da Piacenza porta a Genova.
Giungemmo a Savona dove cenammo e pernottammo presso il Vescovo Monsignor Giovanni Battista Parodi: era un sabato.

La domenica pomeriggio Monsignor Baroni fece l'ingresso ad Albenga accolto in maniera grandiosa......

Monsignor Baroni mi chiese di restare fino alla fine di settembre, allorchè si sarebbe recato a Roma per il Concilio Vaticano II.
Ma verso la fine del mese ebbe ad incontrare il Cardinal Lercaro a Diano Castello per il funerale di un fratello del Cardinale stesso.

In quell'occasione chiese...ed ottenne dal Cardinale di tenermi fino all'anno successivo allorchè avrebbe potuto ordinare alcuni sacerdoti dai quali si sarebbe scelto un egretario.
Così fu.

Ritornai a Bologna, non ricordo bene se il 22 o il 23 Agosto 1964.
Monsignor Baroni avrebbe voluto tenermi ancora con se ma il Cardinale Aricvescovo Lercaro gli aveva fatto sapere tramite Sua Eccellenza Monsignor  Luigi Bettazzi Vescovo Ausiliare e Vicario Generale che intendeva richiamarmi in Diocesi.

Fui assegnato nuovamente alla Curia, questa volta però alla Sezione Clero.
Ripresi anche il mio servizio a Santa Maria maggiore.
Col passare degli anni avvertivo un che le condizioni di salute subivano un progressivo deterioramento.
La vita di città non mi giovava.
Il Dott Angelo Chicco, che mi aveva curato negli anni dopo il Sanatorio, rilevò dei sintomi di esaurimento ai polmoni.

Monsignor Luigi Dardani che già pensava di proporre al Cardinale Arcivescovo per alcuni sacerdoti della Curia l'assegnazione di una piccola parrocchia che permettesse nel contempo di continuare lo stesso lavoro di Curia, trattò la cosa in una delle riunioni con il Cardinale Arcivescovo e Vicari Episcopali.

Sò che il Vicario Episcopale Monsignor Luigi Campagnoli colse l'occasione per propormi per la nomina a Parroco di Barbarolo.
Continuai, per oltre tre anni a recarmi a Bologna da quassù, ogni mattina, per il mio lavoro in Curia.

(..segue..)

 

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