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 Piccola presentazione della Chiesa di San Benedetto del Querceto, attualmente sotto il Comune di Monterenzio (Bologna) estratta, in originale,  dall'opera:
 "Le Chiese Parrocchiali della Diocesi di Bologna - Ritratte e descitte - Bologna Litografia Marchi e Corty - Tipografia di San Tommaso D'Aquino - 1844".


CHIESA SAN BENEDETTO DI QUERCETO
(Congregata con l'Abbazia di Barbarolo)

   chiesa san benedetto quercetoScrive il "Muratori" (Dissert.21. pag252.) che erano una volta paesi piantati di determinati alberi i nomi de' quali durano tuttavia, come Cerreto, Laureto, Rovereto, Saliceto, ecc, e di questi fù certamente "Querceto", così chiamato dai boschi di querce che sorgevano ne' luoghi che ora lo formano.

   Esso fu pur detto "Quercetto" ne' Cataloghi del Montieri "Querzeto". in quelli del "Sassi", e San Benedetto in vecchie carte dal titoalre sua Parrocchia.

   Era questo antico Comune del Bolognese, e tale mantevasi a tempi del "Calindri" diligentissimo Autore del Dizionario Corografico della Montagna Bolognese (1781), e forse cessò di esserlo  allorquando i Francesi scesero dalle Alpi nel 1796.

   Ora non è che una Parrocchia posta sotto il Governo di Loiano nel comune di Monterenzio, la quale sorge quasi tutto sulla riva sinistra dell' Idice, 18 miglia lungi da Bologna, abiata da un 458 anime, e confinata da popoli di Gragnano, Scannello, Bisano, Campeggio, Casoni di Faldo (Diocesi Imolese) e i Piancaldoli (Stato Toscano).

   L'aria di questo luogo è pura e molto benigna standosi le morti d' ogni anno all' uno per cento.

   Abbonda di Uve, Castagni e legna da fuoco, e grassi pascoli.
   Più scarsi vi sono i raccolti di frutta, seta, canapa e granaglie.

   Formasi il suo terreno di banchi di sassi fluviatili di creta, d'argilla, e d'arena sovrapposti promiscuamente l'un l' altro, e tagliati in alcun luoghi da banchi d' un ocrea rossastra.

   Afferma il "Masini (Bologna perlustrata, part. I, p.181)" che nel luogo  detta "La Fonte" trovasi Ambra gialla, e la Pietra Cagate;  ma pare ch' ei fosse tratto in inganno da' piccoli pezzi di Gesso speculare di color d' Ambra che rinvengosi ne' luoghi cretosi,  come assicura il "Calindri" che ne fè accurate ricerche.

   In un Istrumento de'  15 gennaio 1228 (rogato da un Angelo Notaro), e che serbasi nell' Archivio di San Giovanni in Monte di Bologna (lib. 2. N. 8), trovasi nominato questo luogo, un ricco abitatore del quale nomato Bisano di Bisano da S. Benedetto nel 1306 venia richiamato e cassato dal pubblico bando.

   Antichissima è la Chiesa Parrocchiale di Querceto (retta oggi a gran lode dal Molto Revenrendo Signor Don Filippo Lorenzini), dedicata a Dio sotto l'invocazione di S. Benedetto, chiamandosi ella negli Elencho delle chiese bolognesi del 1366, e 1378 "Ecclesia S. Benedicti Curiae Bisani", sottostando anche allora, siccome adesso al Plebanato delle Pieve, ora Abbazia di Barbarolo.

   Ma perchè la vecchia chiesa era assai piccola, e resa squallida dalle ingiure dei tempi il benemerito parroco Don Luca Celli,  aiutato dall' elemosine de' popolani, la riedificò dalle fondamenta nel 1660, rendendola più vasta ed elegante: avendole dato 44 piedi di lunghezza, 17 di larghezza e 23 di altezza. (vedi nota 1)

   Mancava però della Fonte Battesimale, che là venne concessa soltanto all' entrare del secolo XVIII per cura del valente Parroco Don Carlo Giuseppe Bolognini.

   La colazione di tal Parrocchia fu poi sempre di pieno diritto della Mensa Arcivescovile.

   Venendo all' interno della chiesa (che è fornita di vasta sagrestia), offre questa tre altari: il maggioreha il suo coro, con presbitero circondato da elegante balaustrata di legno, e il quadro di esso raffigura Maria Santissima in gloria coi Santi Benedetto, Mauro, e S.Lucia.

   Degli altri due altari internantesi nelle mura: l' uno è dedicato al SS. Crocifisso; e l'altro alla beata Vergine della Centura ivi rappresentata in dipinto con S. Agostino, e S. Monica.
   Sovra la porta di ingresso è la Cantoria con buonissimo organo del Mazzetti, rimanendo il Battistero alla sinistra di chi entra.

   Gli oratorii di questa Parrocchia sono i seguenti:

   1 - San Rocco posto sotto l'immediata giurisdizione del parroco, e presso al quale trovasi locato il Cimitero.
   2 - La Beata Vergine della Visitazione detta la "Pozza de' Signori Fratelli Barbieri".
   3 - Santa Maria della Mercede proprietà de' Signori Fratelli Caselli.
   4 - Santa Maria Annunziata della famiglia Cella posta di là dal fiume, una popolazione di circa 150 anime.

   A questi il "Calindri" aggiunge la "Presentazione nei Sterlini", Oratorio che forse per le vicende de' primi anni del presente secolo andò distrutto.


  NB. Testo integrale copiato da "Le Chiese Parrocchiali della Diocesi di Bologna -  TOMO  II - Forni Editore Bologna "
da "Le Chiese Parrocchiali della Diocesi di Bologna Ritratte e descritte - Bologna - Litografia Marchi e Corty - Tipografia di San Tommaso D'Aquino . anno 1844."

Nota 1 - piede bolognese (circa 38 centimetri)

on 28 Luglio 2021

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